Due coppie si collegheranno al tribunale di Vicenza
BASSANO Perché affrontare un viaggio di una trentina di chilometri e perdere una mezza giornata se grazie alle nuove tecnologie è possibile separarsi legalmente anche via webcam? Un’innovazione senza precedenti che accadrà per la prima volta a Vicenza, martedì prossimo. A beneficiare del «servizio a distanza» due coppie residenti a Bassano che hanno visto naufragare il loro rapporto e che per questo hanno deciso di comune accordo di sancire ufficialmente la fine del loro matrimonio. Davanti ad un giudice. Che però la prossima settimana non sarà fisicamente di fronte a loro: si troverà nel palazzo di giustizia di Vicenza mentre loro, le due coppie di sposi, ormai ex, non si saranno spostati dal Comune in cui abitano.
Questo perché l’udienza di separazione si terrà via web cam:due pc, un collegamento internet e ogni barriera fisica è abbattuta. Proprio così: in pratica marito e moglie si porteranno in una conference room allestita appositamente a Bassano, insieme al cancelliere del tribunale e ai loro rispettivi avvocati, e saranno messi in collegamento con una sala analoga del tribunale di Vicenza, dove sarà proprio il presidente Alberto Rizzo ad espletare la procedura per sancire la separazione. Tutto avverrà quindi in modo semplice, grazie alle nuove tecnologie, evitando, tra gli altri, un viaggio verso e da il capoluogo. «È un modo semplice ma efficace – sottolinea il presidente Rizzo – per consentire alle persone di risparmiare tempo, denaro e di limitare lo smog delle auto».
Una “rivoluzione telematica”, quella attuata da un paio di anni a questa parte dal tribunale di Vicenza, che ha già interessato anche altri versanti: l’uso della videoconferenza è già una realtà consolidata nei casi in cui deve essere designato un amministratore di sostegno per le persone anziane o con difficoltà deambulatorie, evitando quindi loro il problema ma anche il disagio e perché no, la sofferenza fisica, di doversi spostare, gravando magari sui propri familiari per il trasferimento. A parlare i numeri: oggi quattro pratiche a settimana vengono definite nel capoluogo berico con questa modalità. Il 29 maggio scorso il tribunale aveva già stabilito un record, quello di aver celebrato il primo processo «a distanza». Per dirimere una controversia il giudice civile, infatti, aveva ascoltato un consulente senza farlo muovere da Bassano del Grappa, utilizzando una webcam, così come accadrà martedì per le separazioni. Sì, perché videoconferenze e udienze via Skype sono ormai una prassi e rientrano nel servizio di prossimità rappresentato dallo “sportello al cittadino” che è stato aperto ad ottobre e che trova posto negli uffici dell’ex tribunale in via Marinali.
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