Sentenza della Cassazione: la volontà dei genitori non basta a recuperare la capacità genitoriale
La buona volontà dei genitori non basta a fermare un procedimento di adottabilità. Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza 16795/09, chiedendosi qual è, nel compito educativo della famiglia, il punto di rottura oltre cui il minore deve essere tolto definitivamente ai genitori e dato in adozione. La risposta per la Cassazione non sta in un codice che classifica i comportamenti dei genitori ma «nelle conseguenze sul minore» e per la precisione «di quel minore particolare». Nell’interesse escusivo del minore, per la Cassazione, «una mera espressione di volontà dei genitori, una speranza di recupero delle capacità genitoriali non è sicuramente idonea al superamento dell’abbandono» e quindi non ferma la pratica di adottabilità del minore.
Una sentenza in linea con l’auspicio del Presidente del Senato, Renato Schifani, che a maggio aveva parlato della necessità di una riforma del sistema adozioni che superi “il concetto che debba essere privilegiato il legame di sangue”.
VITA
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