ROMA (9 agosto) – Sono tanti i matrimoni con almeno uno sposo straniero celebrati in Italia: oltre 34 mila nel 2007, pari al 14% del totale delle nozze.
E sono sempre di più i matrimoni misti «combinati»: se ne contano 30 mila negli ultimi 10 anni e nel 60% dei casi non sono nè scoperti, nè bloccati. Anche perchè il matrimonio è ancora uno dei canali più utilizzati per ottenere la regolarizzazione e il permesso di soggiorno.
I dati, desunti dall’Istat e dall’Associazione Matrimonialisti Italiani, fotografano la situazione emersa a Verona con lo stop ai matrimoni di comodo, in base alle nuove norme di sicurezza in tema di immigrazione. Secondo gli avvocati matrimonialisti, spesso dietro queste unioni si annidano due tipi di reati ben precisi: la circonvenzione di incapace (se a cadere nella trappola è un anziano che sposa una giovane straniera) oppure il favoreggiamento della permanenza clandestina (quando è una donna italiana, anche molto anziana, che dietro compenso contrae matrimonio con uno straniero, clandestino o meno, per garantirgli la cittadinanza).
Gli uomini, in particolare, appartengono alla fascia di età compresa tra i 70 e gli 85 anni, single, vedovi o già divorziati con giovanissime straniere. In Italia l’80% dei matrimoni misti fallisce con la conseguenza di un aumento vertiginoso di separazioni e divorzi tra cittadini italiani e stranieri.
Secondo i dati Istat (relativi al 2007), tra i matrimoni misti la tipologia più frequente è quella in cui è la donna a essere straniera (oltre 17 mila nozze celebrate nel 2007, in calo rispetto alle 19 mila del 2006). Nella metà dei casi gli uomini italiani sposano prevalentemente cittadine dell’Europa dell’Est, specialmente romene, ucraine, polacche, russe, moldave e albanesi. In circa un caso su cinque, invece, la sposa proviene dall’America centro-meridionale, prevalentemente da Brasile, Ecuador, Perù e Cuba.
Meno numerosi i matrimoni misti in cui è lo sposo a essere straniero (quasi 6 mila): avvengono per lo più tra donne italiane e uomini di origine Nord-africana o proveniente dall’Europa centro-orientale. Oltre 10 mila, poi, sono i matrimoni in cui entrambi gli sposi sono stranieri.
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E sono sempre di più i matrimoni misti «combinati»: se ne contano 30 mila negli ultimi 10 anni e nel 60% dei casi non sono nè scoperti, nè bloccati. Anche perchè il matrimonio è ancora uno dei canali più utilizzati per ottenere la regolarizzazione e il permesso di soggiorno.
I dati, desunti dall’Istat e dall’Associazione Matrimonialisti Italiani, fotografano la situazione emersa a Verona con lo stop ai matrimoni di comodo, in base alle nuove norme di sicurezza in tema di immigrazione. Secondo gli avvocati matrimonialisti, spesso dietro queste unioni si annidano due tipi di reati ben precisi: la circonvenzione di incapace (se a cadere nella trappola è un anziano che sposa una giovane straniera) oppure il favoreggiamento della permanenza clandestina (quando è una donna italiana, anche molto anziana, che dietro compenso contrae matrimonio con uno straniero, clandestino o meno, per garantirgli la cittadinanza).
Gli uomini, in particolare, appartengono alla fascia di età compresa tra i 70 e gli 85 anni, single, vedovi o già divorziati con giovanissime straniere. In Italia l’80% dei matrimoni misti fallisce con la conseguenza di un aumento vertiginoso di separazioni e divorzi tra cittadini italiani e stranieri.
Secondo i dati Istat (relativi al 2007), tra i matrimoni misti la tipologia più frequente è quella in cui è la donna a essere straniera (oltre 17 mila nozze celebrate nel 2007, in calo rispetto alle 19 mila del 2006). Nella metà dei casi gli uomini italiani sposano prevalentemente cittadine dell’Europa dell’Est, specialmente romene, ucraine, polacche, russe, moldave e albanesi. In circa un caso su cinque, invece, la sposa proviene dall’America centro-meridionale, prevalentemente da Brasile, Ecuador, Perù e Cuba.
Meno numerosi i matrimoni misti in cui è lo sposo a essere straniero (quasi 6 mila): avvengono per lo più tra donne italiane e uomini di origine Nord-africana o proveniente dall’Europa centro-orientale. Oltre 10 mila, poi, sono i matrimoni in cui entrambi gli sposi sono stranieri.