Riuscitissima manifestazione del CNDI (Consiglio Nazionale Donne Italiane) che si è svolta ieri a Roma presso la Facoltà di Teologia Valdese.
Il tema dell’incontro era: “ Matrimoni misti in Italia: i matrimoni tra cristiani ed islamici”.
Dinanzi ad una platea interessata e con molti stranieri di origine islamica è stato trattato uno degli argomenti più sentiti del momento, quello delle unioni tra cittadini italiani cattolici e cittadini islamici.
Dopo i saluti degli organizzatori, hanno relazionato la dott.ssa Sabrina Prati (Ricercatrice ISTAT), che ha illustrato i dati statistici dei matrimoni misti in Italia attraverso l’analisi dei vari paesi di provenienza dei cittadini stranieri che sposano un italiano/a.
Poi è stata la volta del dott. Franco Pittau (Coordinatore Caritas Migrantes), del dott. Darif Aziz (Presidente della Consulta delle Comunità Straniere a Roma), dell’ Avv. Gian Ettore Gassani (Presidente Nazionale dell’AMI), del dott. Mostafa El Ayoubi (Caporedattore “Confronti”), del dott. Yamil Awan Ahamede (Presidente Consorzio I.T.C.) e della sig.ra Miryam Fuentes (Lobby europea delle donne).
Il dibattito è stato particolarmente sereno e costruttivo, privo di contrapposizioni tra il mondo cattolico e quello musulmano.
L’Avv. Gassani, dopo aver portato i saluti ai partecipanti a nome dell’AMI, ha affrontato il problema della crisi dei matrimoni misti nel nostro Paese, evidenziando che 7 unioni coniugali su 10 finiscono in separazione e divorzio.
Ha sottolineato, altresì, dei pericoli concreti che sussistono in caso di sottrazione internazionale di minori, quando questi ultimi vengono portati nei paesi islamici dai padri che hanno sposato una donna italiana.
I Paesi arabi, infatti, non solo vedono nel padre l’unica figura genitoriale che esercita la potestà, ma anche la mancata adesione di tali Paesi alla Convenzione dell’Aja del 25 ottobre 1980.
In sostanza un bambino sottratto alla madre e portato in Nord Africa o in Medio Oriente difficilmente farà ritorno in Italia.
Sempre l’Avv. Gassani ha sottolineato quanto i matrimoni misti siano un’occasione per le religioni cristiane ed islamiche di trovare punti d’incontro nel quadro della reciprocità e del mutuo rispetto.
Vi è la necessità, ha concluso l’Avv. Gassani, di adeguati corsi prematrimoniali per le coppie di cristiani e musulmani al fine di meglio conoscersi prima della celebrazione del matrimonio.
AMI NAZIONALE