ROMA – «I figli sono sempre una gioia e crescere i nipoti è un piacere immenso. Ma esistono allo stesso tempo casi i cui i figli, divenuti genitori si separano e, in un battibaleno, tutte le relazioni familiari vengono compromesse. Quando i legami si sfaldano, tra i soggetti maggiormente lesi (nei sentimenti e negli affetti, prima ancora che nei diritti) si ritrovano proprio i nonni». Così l’attore pugliese Lino Banfi, conosciuto al grande pubblico come Nonno Libero della fortunata serie di Raiuno ‘Un medico in famiglia’ commenta la denuncia presentata dall’Ami, l’Associazione matrimonialisti italiani (Ami), secondo la quale, i nonni italiani assistono 4 milioni di bimbi ma in 16.000 ogni anno sono estromessi dalla vita dei nipoti causa rottura del rapporto tra i genitori.
«Spesso questi nonni che si trovano in situazioni del genere – spiega l’attore – mi fermano per strada – perchè mi identificano con il nonno d’Italia. Mi chiedono perchè non ci aiuti a fare qualcosa. Fino a ieri potevamo stare assieme ai nostri nipoti poi visto che i nostri figli hanno litigato, noi e i bambini ne dobbiamo andare di mezzo magari per stupide ripicche. Per ricatti. Per dinamiche che a noi sfuggono per la legge che non ci aiuta».
«Non spetta a me – puntualizza Banfi – contestare le leggi, anche perchè, va detto che più spesso a trovarsi in situazioni del genere sono i nonni dei papà, perchè la legge tende a far stare i bambini con la mamma e io sono un femminista convinto. Ma, allo stesso tempo, ritengo che se un pomeriggio il bambino vuole andare a casa dei nonni, dovrebbe poterlo fare. Ecco io voglio essere il Don Chisciotte di tutti quei nonni e quei nipoti che vogliono trascorrere più tempo insieme».
13 aprile 2010