Convegno Nazionale dell’AMI a Bari. Un successo formidabile.

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Il nostro Convegno Nazionale, che si è tenuto venerdì scorso presso la Fiera del Levante di Bari, entrerà di diritto nella storia non solo della nostra Associazione, ma di quella della formazione forense in Italia. Ho girato nella mia vita in lungo ed in largo in questi ultimi vent’anni e ho partecipato a centinaia di eventi.


Nessuna manifestazione mi aveva così favorevolmente impressionato. Penso – dunque –  di essere un “testimone” attendibile.


1160 iscritti! Roba da stadio: l’equivalente di 10 ottimi convegni tutti messi insieme.


 


Il merito di tale successo  è di Rosa Angela Martucci Zecca, nostro Presidente della Sezione Distrettuale di Bari  e della collega Lydia Ardito. Hanno lavorato magnificamente.


Anche il più invidioso dei colleghi (e sappiamo come e quanto alcuni colleghi siano sempre poco inclini a riconoscere i meriti altrui) ammetterebbe che si è trattato di un evento formidabile che premia il Foro di Bari, la locale sezione dell’AMI e l’intera Associazione.


 


Rosa Angela e Lydia, con la loro passione e non comuni doti organizzative, sono riuscite a strutturare un evento formidabile sotto tutti i punti di vista: nulla è stato lasciato al caso. Tutto ai limiti della perfezione.


Confesso pubblicamente che quando Lydia mi ha riferito di ciò che stava organizzando a Bari, sono rimasto perplesso ed impaurito.


I suoi propositi hanno messo a dura prova il mio inguaribile modo di pensare positivo (che è stata la mia fortuna e non solo la mia e che mi ha spinto a creare l’AMI).


 


Vorrei precisare che non è stato tanto l’esorbitante numero di iscritti al Convegno che mi ha colpito, quanto la compostezza e il massimo livello di attenzione di tutti (cosa molto rara nei vari eventi formativi).


 


Dunque, la Sezione dell’AMI di Bari ha saputo interpretare alla grande il ruolo di una Sezione Distrettuale, sul proprio territorio di competenza attraverso l’individuazione delle sinergie e delle risorse indispensabili per superare le difficoltà e competere con le agguerritissime concorrenze di associazioni similari. Non esistono né possono esistere, al giorno d’oggi, altre ricette per mandare avanti una sezione.


 


L’AMI è un‘Associazione  Forense che ha dalla sua uno statuto moderno, dove il decentramento ed il federalismo rendono tutti responsabili e “protagonisti”, indipendentemente se si è presidenti di una sezione di una metropoli o di una piccola realtà.


Conta solo il valore di ciascuno di noi!!!


Tutti  i soci sono arbitri del proprio destino sia pure in una visione unitaria dell’Associazione.


Se così non fosse stato, se tutto fosse stato deciso altrove, il convegno barese avrebbe avuto un sapore ed un significato profondamente diversi. I meriti sono di chi ha lavorato. Tutto il resto non conta o conta molto relativamente. Un’Associazione è forte se è forte ovunque.  


 


La prima mossa vincente è stata la scelta dell’argomento del convegno nazionale: “L’abbandono e la sottrazione dei minori”. Nessun tema è più attuale e dibattuto di questo.


I relatori (vedi programma) hanno svolto al meglio il loro ruolo come era abbondantemente nelle previsioni.


Ci è dispiaciuta l’assenza (l’unica) della Dottoressa Verardo (magistrato presso il TM di Lecce ed ex Presidente Nazionale dell’AIMMF), dovuta a motivi familiari.  


Insomma il Convegno di Bari sarà ricordato per sempre come la sintesi dei sogni di tutti noi perché è la prova del nove che tutto è possibile, quando si vuole.


  


E dimostra quanto in provincia siano forti i fermenti culturali e vivo l’interesse per la formazione, specie quando essa è stata svolta con la serietà delle Colleghe Martucci Zecca ed Ardito.


I due ospiti d’onore, Roberta Bruzzone e Cesare Rimini (nostro socio onorario) si sono dichiarati entusiasti di aver avuto l’opportunità di parlare davanti ad una platea tanto folta, quanto qualificata ed attenta, composta non solo da avvocati ma da quanti a vario titolo si occupano di vicende familiari e minorili. Massiccia è stata la presenza dei mass media pugliesi.


 


All’evento sono intervenuti l’avv. Gaetana Paesano, Segretario Nazionale dell’AMI, l’avv. Francesco Genovese, Tesoriere Nazionale dell’AMI, l’avv. Elena Menon, Presidente Sezione AMI di Milano, l’avv. Donatella Sanzo, Presidente AMI di Palermo e tanti altri soci dell’Associazione provenienti da altre realtà tra cui il mitico collega ed amico Michele Varcasia (detto il Varcas), ormai “uomo ovunque” che incarna alla perfezione ciò che dovrebbe essere un avvocato dell’AMI in termini di impegno, lealtà, attaccamento.


 


La nostra forza ed il nostro impegno vivranno fino a quando vi sarà l’entusiasmo, il buon senso, la buona fede,  l’impegno, il senso di appartenenza e soprattutto l’amicizia tra tutti i dirigenti.


Non abbiamo altro da mettere in campo perché ciò che abbiamo è già il massimo.


Non abbiamo altri segreti né aiuti particolari dall’esterno. Siamo solo noi.


Ci muove la comune passione per il diritto di famiglia e delle persone, la voglia di partecipare ai grandi dibattiti sui grandi temi a tutti i livelli, l’ansia di costruire qualcosa di importante che vada oltre il nostro essere avvocati.


E questa è la ragione per cui la nostra Associazione è la più visibile e conosciuta in Italia.


Tutto questo a Bari – come altrove – è stato dimostrato.            


Grazie, a nome di tutta l’AMI, dal nord al sud, a Rosa Angela e a Lydia per aver dato onore e prestigio a tutti noi.


 


 


                                                              Gian Ettore Gassani

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