L’aspra conflittualità tra i coniugi può determinare l’affido del minore ai servizi sociali

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La forte conflittualità tra i coniugi può essere fonte di  gravi ripercussioni psicologiche sui figli. In tali casi la Cassazione (sent. N. 12308/2010) confermando quanto stabilito nel merito, ha stabilito come questo aspetto possa rappresentare un valido motivo per affidare i figli ai servizi sociali. In tal caso, anche se l’affidamento condiviso rappresenta la regola, il Tribunale può provvedere per l’affidamento a terzi in virtù del preminente interesse del minore a crescere in modo sereno ed equilibrato.


 La necessità di consentire ad una minorenne di “elaborare criticamente la sua condizione” e di effettuare autonome scelte che risultavano invece precluse dall’influenza dei genitori, rappresenta, per la Suprema Corte, un punto fondamentale per lo sviluppo del minore. Nel caso concreto la minore  risultava divisa dal desiderio di compiacere entrambi i genitori. L’affidamento ai servizi sociali, in questa ottica, deve rispondere all’esigenza di consentire “una corretta formazione della sua personalità”.


Avv. Claudio Sansò


AMI SALERNO

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