La funzione della messa alla prova è, infatti, il recupero sociale e la rieducazione del minore: la concessione di tale beneficio è consentita nei casi in cui sia formulabile un giudizio prognostico positivo sulla rieducazione del minore.
Il giudice, in questi casi, sospende per un tempo determinato il processo sulla base di un progetto che prevede l’impegno del minore a superare le motivazioni e le circostanze che lo hanno portato a commettere il reato, con l’intervento di sostegno e di controllo da parte dei servizi sociali, riservandosi di valutare all’esito della prova se quel progetto è stato eseguito con successo dal minore e se, di conseguenza, possa essere dichiarata l’estinzione del reato da lui commesso.
Ai sensi dell’art. 9 D.P.R. 448/1988, “il pubblico ministero e il giudice devono acquisire elementi circa le condizioni e le risorse personali, familiari, sociali ed ambientali del minore, al fine di accertarne l’imputabilità, e il grado di responsabilità, valutare la rilevanza sociale del fatto, nonché disporre le adeguate misure penali e adottare gli eventuali provvedimenti civili”. Solo attraverso tali accertamenti deriva la scelta processuale più idonea in considerazione della specificità del minore.
Nel caso in esame, la revoca della sospensione del processo della Corte di Cassazione è stata determinata anche dalle dichiarazioni rilasciate da alcuni abitanti della cittadina viterbese e da alcuni genitori degli otto ragazzi ad una emittente televisiva, con cui la vittima veniva insultata mentre gli stupratori, peraltro rei confessi, venivano difesi, arrivando a definire la violenza sessuale perpetrata “solo una ragazzata”.
I giudici hanno stabilito che un ambiente simile non può che nuocere al recupero degli accusati, impedendo loro di comprendere appieno l’estrema gravità del gesto compiuto: tale ambiente sociale, fortemente diseducativo, dal momento che tende a giustificare il reato commesso, viene definito nel ricorso presentato dalla Procura“complice”.
Avv. Tiziana Izzo – Segretario A.M.I. Salerno