La Suprema Corte ha accolto il ricorso della madre, coniuge affidatario, che aveva dovuto limitare le visite del padre alla figlia ad una sola volta la settimana per i troppi impegni di lavoro.
La norma prevede la pena della reclusione fino a tre anni e la multa da €
La ricorrente ha impugnato la sentenza sul presupposto che la norma penale de quo non sarebbe stata applicabile al caso di specie, perché richiede l’elusione dell’obbligo di garantire il diritto di visita del genitore non affidatario, elusione implicante un comportamento fraudolento e simulato, insussistente nella fattispecie.
Nel caso di specie,
Ha pertanto cassato la sentenza e rinviato ad altra Sezione della Corte d’Appello di Lecce.
di Andrea Tropea
Rassegna.it
…