L’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani esprime la più viva preoccupazione per la ventilata possibilità che si starebbe schiudendo per le coppie italiane di adottare in Usa in maniera diretta, previo accordo con i genitori naturali, con tanto di nota spesa e fuori dagli attuali schemi e dinamiche. “Stiamo assistendo alla nascita di quelle che potrebbero diventare delle adozioni/compravendita negli Usa”, commenta il presidente nazionale AMI avv. Gian Ettore Gassani
Il percorso adozionale – dice – deve restare una scelta d’amore e di coraggio che non può prescindere da una attività di controllo preventivo delle autorità preposte. Non tutte le coppie sono idonee alla adozione internazionale: esse devono passare al vaglio del giudice al fine di ottenere il decreto di idoneità. Concepire le adozioni internazionali come una sorta di ricerca (e di scelta) di un bambino che sta ancora nel grembo materno, appare del tutto in distonia con i principi regolatori delle leggi sulle adozioni internazionali.
Laddove fossero consentite queste forme di adozioni dirette del nascituro negli Usa, si aprirebbe probabilmente un varco ad un vero e proprio mercato di figli proiettando una scelta di grande altruismo quale è l’adozione in una sorta di asta per il miglior offerente. L’Ami, in ogni caso, si propone di richiedere un’audizione su tale complicata questione al Ministero della Giustizia, al Ministero degli Esteri ed al Ministero della Gioventù”.
Egr. redazione AMI,
mi occupo di adozioni internazionali – in particolare con gli Stati Uniti – e la compravendita che paventate nel vostro comunicato merita una riflessione più approfondita.
E’ vero che si potrebbe ravvisare una procedura “scorretta” qualora siano i diretti interessati a scegliere il nascituro ma e’ pur vero che, ad oggi, per molte coppie italiane ed americane e’ pressocchè impossibile poter adottare un bambino americano ed italiano, essendo la legislazione carente sul punto.
Pertanto, riconosco utile la richiesta di audizione ai Ministri, per richiedere specificatamente che Vogliano dettare specifiche disposizioni per la procedura di adozione con gli Stati Uniti.
Distinti saluti
Avv Giuditta Mattace