ROMA – La prima sezione del Tribunale civile di Firenze ha sollevato il dubbio di costituzionalità sulla norma della legge sulla fecondazione artificiale (legge 40) con la quale si vieta alle coppie sterili di accedere alla fecondazione eterologa, con ovuli o seme donati da persone esterne alla coppia. Lo hanno reso noto gli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini, che assistono i coniugi che hanno presentato la richiesta. L’uomo soffre di mancanza di spermatozoi causata da terapie fatte in adolescenza. Torna quindi alla Corte Costituzionale la legge 40 sulla fecondazione assistita.
E’ il secondo rinvio alla Consulta sulla legge 40, sempre del Tribunale di Firenze, che già due anni fa si rivolse ai giudici costituzionali i quali accolsero il rilievo eliminando l’obbligo di produzione di soli tre embrioni in ogni ciclo di fecondazione, l’obbligo del loro contemporaneo impianto, e annullando anche il divieto di congelamento degli embrioni in sovrannumero. In questo caso invece, per la prima volta, un giudice ordinario ritiene quindi costituzionalmente illegittimo il divieto di procreazione assistita di tipo eterologo, sospende il processo, e rimette gli atti alla Corte. La coppia, dopo essere stata in cura in Svizzera e in altri centri stranieri, senza alcun risultato, si è rivolta all’Associazione Luca Coscioni. Il loro obiettivo è quello di poter effettuare le cure in Italia.
BOOM TURISMO PROVETTA IN UE, 30.000 COPPIE L’ANNO – Cresce sempre di più il numero delle coppie in Europa che viaggiano oltre confine per avere un figlio tramite procreazione medicalmente assistita. Secondo la Società europea di Riproduzione umana ed Embriologia, riunita per il Forum europeo sulla salute di Gastein, sono ben 30 mila le coppie coinvolte ogni anno in questo turismo della provetta, di cui il 32% è rappresentato da italiani. Secondo l’associazione a spingere le coppie a questa scelta di emigrazione sono da un lato le restrizioni di carattere legislativo, insieme alle politiche di rimborso dei trattamenti, molto restrittivi, e all’impossibilità di avere alcune cure in patria. Dai dati presentati emerge inoltre che in molti stati europei i bambini nati dalla provetta sono il 2-5%, mentre le coppie che si rivolgono a un medico per avere un aiuto sono uno su sei. “Stimiamo che siano 30 mila le coppie che si muovono ogni anno in Europa – spiega Luca Gianaroli, presidente della società – e abbiamo rilevato una crescita di questo fenomeno. Del resto sono anche aumentati i cicli di procreazione assistita fatti in Europa: nel 2006 sono stati 494 mila contro i 203 mila del 1996”.
Fonte ANSA
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