Ad aprire i lavori della Conferenza nazionale sulla famiglia è stato il sottosegretario Carlo Giovanardi. Con una dichiarazione che spiana il terreno ad accesediscussioni: “Scienza e biotecnologie possono togliere ai figli il diritto di nascere all’interno di una comunità d’amore con una identità certa paterna e materna”, ha detto in uno dei passaggi nel suo intervento di apertura. La famiglia tradizionale dunque, per il sottosegretario sarebbe già in pericolo: “La rottura della diga costituita dalla legge 40 aprirebbe la porta a inquietanti scenari, tornando a un vero e proprio Far West della provetta dove fin dal primo momento il concetto costituzionale di famiglia andrebbe irrimediabilmente perduto”.
La posizione del ministro del Welfare Maurizio Sacconi rincara però la dose. Al contrario di quanto affermato il presidente Gianfranco Fini e Fli – ha detto il ministro durante il suo intervento – sarà rivista l’Isee e sarà creato un “casellario delle famiglie”. Sacconi, in sostanza, vuole sostegni solo alla famiglia “fondata sul matrimonio e orientata alla procreazione”. “Ho sentito ieri dai cosiddetti futuristi – ha detto – mettere in discussione il primato pubblico della famiglia naturale. Senza nulla togliere al rispetto che meritano tutte le relazioni affettive che però riguardano una dimensione privatistica, le politiche pubbliche che si realizzano con benefici fiscali sono tarate sulla famiglia naturale”. Su questi punti, ha ggiunto Sacconi, “ho avvertito ieri con l’assemblea futurista e il presidente Fini una differenza di opinioni, in particolare con l’intervento di Della Vedova”.
Per quanto riguarda le politiche familiari del governo è “una stronzata parlare di scoglio delle risorse”, ha detto Sacconi. “Le risorse – ha aggiunto – devono essere riallocate, riorganizzate ma non dimentichiamo quanto spendiamo per la famiglia. Non avremmo il grande debito pubblico che abbiamo, se non avessimo una forte spesa diretta e indiretta, attraverso il fisco”.
Dura e immediata la replica del Pd. “Dovrebbero vergognarsi” ha detto Livia Turco. “Per coprire un governo che si presenta a mani vuote alla Conferenza sulla famiglia, non trovano di meglio da fare che attaccare la legge 40 e usare i temi etici per fare la morale – ha spiegato -. Diventano predicatori proprio loro che fanno parte di un governo il cui presidente del Consiglio non ha potuto partecipare all’assise di Milano perché impresentabile. Da parte nostra, rimaniamo in attesa delle proposte del governo su temi concreti che riguardano le famiglie. Per il momento l’unica cosa certa fatta dalla destra – ha concluso Turco – è il taglio del fondo per la famiglia dell’80% rispetto agli stanziamenti del centrosinistra ai quali si aggiungono i toni volgari e offensivi di Sacconi dei quali dovrebbe scusarsi”. E il presidente del Pd Rosy Bindi ha aggiunto: “I ministri Giovanardi e Sacconi hanno fatto discorsi violenti da campagna elettorale”.
Il messaggio di Napolitano. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha richiamato “tutti i soggetti istituzionali all’esigenza di affrontare con determinazione e lungimiranza i problemi principali che ostacolano il formarsi delle famiglie: la precarietà, l’instabilità dell’occupazione, la difficoltà di accesso ai servizi e sostegni pubblici e la loro disomogenea distribuzione sul territorio”. Napolitano ha sottolineato come la famiglia sia “una straordinaria risorsa per l’intera collettività, fondamento insostituibile per lo sviluppo e il progresso di una società aperta e solidale”. “La complessità dei temi all’esame della conferenza – ha aggiunto il Capo dello Stato – richiama tutti i soggetti istituzionali all’esigenza di affrontare con determinazione e lungimiranza i problemi principali che ostacolano il formarsi delle famiglie: la precarietà e l’instabilità dell’occupazione, la difficoltà di accesso ai servizi e sostegni pubblici e la loro disomogenea distribuzione sul territorio nazionale”.
Fini: “Necessarie misure che aiutino i nuclei familiari”. Nel suo messaggio, il presidente della Camera ha sollecitato le istituzioni e la politica a occuparsi delle famiglie “attraverso misure e provvedimenti mirati che ne supportino l’assolvimento dei molteplici e talora gravosi compiti”. Per Fini il nucleo familiare non va considerato solo “come rifugio o ammortizzatore sociale, quanto come risorsa morale che dà il proprio fondamentale contributo a un modello di convivenza fondato sul valore di una rinnovata e rinvigorita cittadinanza”.
Schifani: “Servono politiche moderne”. Per il presidente del Senato “il riconoscimento e la valorizzazione della famiglia, che ha la sua base nell’articolo 29 della Costituzione, costituisce la piattaforma per un dialogo sereno e fecondo in vista dell’adozione di un sistema di politiche sociali moderne e di vero sostegno, oggi sempre più necessarie”. Schifani si è detto certo “che la Conferenza costituirà un’occasione importante per la maturazione di una coscienza più forte e condivisa” sulle relazioni familiari.
Le statistiche. Nell’intervento di apertura i numeri sono arrivati da Giovanardi. “C’è una seria crisi della natalità e dell’istituto matrimonile”. Nel 1972 i matrimoni sono stati 419 mila contro i 246.613 del 2008. Il tasso di natalità è sceso a 1,42 figli per donna contro il 2,3 per le donne straniere. Negli ultimi anni sono aumentate le separazioni legali e i divorzi. Nel 2008 le saparazioni sono state 84.165, in crescita del 3% rispetto al 2003, mentre i divorzi sono stati 54.351 con un incremento del 23% rispetto a 5 anni prima. Il 70% delle separazioni e il 41% dei divorzi riguarda coppie con figli.
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