LEGALI IMPUGNANO REGOLAMENTO SPECIALIZZAZIONI CNF. RICORSO AL TAR DEL LAZIO

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Il Regolamento sulle specializzazioni forensi, adottato dal Consiglio nazionale forense e che entrerà in vigore a giugno 2011, è “un regolamento ‘sartoriale’ evidentemente ‘cucito’ ad arte a esclusivo e unico vantaggio di pochi”. Per questo motivo quarantacinque avvocati iscritti all’Albo di Roma (tra questi anche Federico Bucci, delegato romano alla Cassa forense, Alessandro Cassiani, ex presidente ordine capitolino, Mauro Vaglio, consigliere dell’Ordine più votato d’Italia, e Donatella Ceré, componente anche del Consiglio giudiziario), tutti appena eletti delegati al XXX Congresso nazionale forense, si sono rivolti al Tar del Lazio per contestarne l’adozione. Oggi, il ricorso, predisposto dall’avvocato Antonino Galletti, è arrivato alla discussione davanti alla prima sezione del tribunale amministrativo; i giudici, su accordo delle parti, hanno ritenuto di fissare al prossimo gennaio la discussione dei motivi direttamente nel merito.  I ricorrenti ritengono il regolamento del Cnf “illegittimo, illogico e irrazionale, oltre che lesivo per l’affidamento ch potrebbe ingenerarsi nella collettività circa una maggiore specializzazione asseritamente posseduta dai professionisti”. A loro avviso, in materia di professioni “spetta allo Stato l’individuazione delle figure professionali” e quindi “l’atto impugnato è stato adottato da un organo che nella specifica materia è sfornito di idonea potestà regolamentare” essendo “preclusa a un regolamento non ministeriale l’individuazione di figure professionali innovative”.  Non solo; per i quarantacinque avvocati il regolamento porta anche a “un effetto distorsivo della concorrenza, a tutto vantaggio degli avvocati più anziani”, in quanto prevede “il divieto per i giovani avvocati nei primi sei mesi di professione di conseguire il titolo di specialista” (cosa questa che “appare dettata da un’obsoleta visione gerontocratica della professione”), disponendo anche “un’illogica limitazione del numero massimo di specializzazioni per ogni professionista”. (ANSA).

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