È Natale, ma per lui è una giornata di super lavoro. Il trillo del telefonino parte alle 9 del mattino. È un padre che non può vedere il figlioletto perché la ex moglie dice che è ammalato. Il papà vuol sapere come inviare a casa della ex il proprio medico di fiducia per accertare che il bimbo sia davvero ammalato e non si tratti invece di una meschina messinscena della ex per non consegnarglielo. E via così: il suo telefono squilla in continuazione. Un consulto dopo l’altro. Non c’è Natale che tenga: nessuna tregua tra ex coniugi, nessun armistizio se non in nome di Gesù bambino, almeno in quello dei figli che spesso assistono sgomenti. Il 25 dicembre è giornata di super lavoro per gli avvocati matrimonialisti italiani. Lui che della categoria è presidente nazionale lo sa. «Guai a spegnere il telefonino o lasciarlo incustodito – racconta l’avvocato Gian Ettore Gassani – può succedere di tutto». Eccolo il Natale dolceamaro di un milione e mezzo di bambini italiani che negli ultimi dieci anni hanno vissuto separazioni e divorzi e che durante le festività natalizie in barba alla tradizione che vuole la riunione degli affetti familiari sono sballottati tra madri e padri. Bambini con la valigia per legge: Natale con mamma, capodanno con papà e il prossimo anno si fa viceversa. Sempre che «mi dispiace è ammalato» o «la strada di montagna è ghiacciata non posso riportartelo » o «guarda che chiamo i carabinieri». «Gli imprevisti sono tantissimi, ma spesso spiega l’avvocato Gassani accade che anche quando ad un genitore spettano i figli l’altro si opponga avanzando le più svariate ragioni, violando la sentenza del giudice o gli accordi intercorsi ». Lui, ogni Natale riceve dalle 10 alle 15 telefonate di clienti. «Lo scorso anno mi sono trovato a gestire il caso di un bambino di 7 anni che alle due del pomeriggio, finito di mangiare, è scappato dalla casa del papà per andare dalla mamma. Voleva stare con tutti e due. Per fortuna la vicenda è finita bene». La contesa sull’affidamento è una ferita che continua a sanguinare nel nostro Paese nonostante la legge 54 del 2006 abbia introdotto l’istituto dell’affidamento condiviso. Nel 2009 sono stati 100.252 i figli coinvolti nelle separazioni (66.406 minorenni) mentre 49.087 sono stati i figli coinvolti nei divorzi (25.495 minorenni). Negli ultimi 10 anni 1 milione 400 mila bambini sono diventati figli di genitori divisi, pari al numero degli abitanti di Milano. : «L’aspetto più preoccupante – continua il presidente Gassani- è che nel periodo natalizio si registra un picco di denunce penali e ricorsi alla giustizia civile per il mancato rispetto delle statuizioni delle separazioni e dei divorzi». Sempre a Natale molti coniugi decidono di lasciarsi: «Dopo il mese di agosto, quelli di dicembre e gennaio sono i periodi in cui viene presentato il maggior numero di ricorsi per separazioni e divorzi, circa il 20 per cento del totale di 84mila separazioni e 54mila divorzi medi all’anno, secondo i dati elaborati dall’Istituto matrimonialisti. Il Natale, invece di unire le famiglie, è spesso occasione per sfasciarle o metterle in grave crisi. Molte coppie scoppiano durante i periodi di vacanza «poiché è in questi momenti conclude Gassani – che emergono tutte le problematiche familiari le quali, durante il resto dell’anno, grazie al lavoro ed alla risicata convivenza, vengono facilmente messe da parte». E i figli? «I gravi conflitti dei genitori stanno producendo disastri di tipo psicologico, morale e sociale a danno dei bambini. Urgono normative che impongano ai genitori che esercitano il diritto di separarsi e divorziare comportamenti responsabili finalizzati alla piena tutela degli equilibri dei figli». E allora cosa consigliare ai clienti? «Uno sforzo di buona volontà» – suggerisce Gassani. «Almeno durante le feste più importanti trascorrete un paio d’ore insieme con i vostri figli. Sarà il più bel regalo che gli farete e da grandi vi ringrazieranno » . Certo, esistono anche coppie «illuminate» e che hanno fatto della sopravvivenza extraconiugale un vero e proprio stile di vita. Franco e Paola per esempio hanno trovato una soluzione tecnologicamente avanzata. Sia che Edoardo stia con la mamma o con il papà a Natale riesce sempre a vedere entrambi. Il genitore assente utilizza Internet e la videochiamata per scambiare gli auguri con il piccolo e dargli la possibilità di far vedere i doni ricevuti da Babbo Natale. Un’esperienza personale, ma, perché no, anche un piccolo consiglio per le prossime feste a tutti i genitori separati.
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