I genitori nigeriani di un bambino di due anni, morto nel giugno del 2008 per le conseguenze di una circoncisione praticata in ambiente domestico, sono stati condannati a Treviso alla pena di cinque mesi di reclusione ciascuno per il reato di morte avvenuta come conseguenza di altro delitto, con riferimento all’abuso di professione medica. Per gli stessi capi d’accusa in precedenza aveva patteggiato una pena detentiva pari ad un anno la donna alla quale era stata commissionata la pratica, una connazionale residente nel veneziano. L’operazione abusiva avvenne in una casa di Spresiano (Treviso). Il piccolo fu trovato nella sua culla, poche ore dopo l’intervento, ormai privo di vita a causa del dissanguamento.
fonte: Ansa
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