Tampa (Florida). Per otto mesi non ha più voluto far vedere i due figlioletti al primo marito, allontanandosi dal Vicentino e facendo perdere le tracce dall’altra parte dell’oceano Atlantico. Ha pianificato una fuga che forse avrebbe dovuto portarla, col secondo compagno complice del “sequestro”, o della “sottrazione internazionale di minore” come la legge italiana qualifica questo tipo di rapimento, in un Paese dove non c’è l’estradizione. Ma la grande fuga della cubana Reina Maipu Yanez Hernandez, 34 anni, e di Giovanni Poianella, 43 anni, di Bressanvido, si è conclusa ieri mattina alle 8.30 (le 14.30 in Italia) nella città di Tampa, 350 mila abitanti sulla costa occidentale, in Florida. È stato quando gli agenti Marshal, in pratica la polizia giudiziaria americana, e i carabinieri della procura di Vicenza, coordinati dal procuratore reggente Paolo Pecori, hanno fatto irruzione in una casa presa in affitto e hanno arrestato i coniugi, i quali sono adesso a disposizione della magistratura statunitense in attesa dell’estradizione. La donna, incinta, si trova ai domiciliari, mentre il marito è in carcere. I due minori, un ragazzino di 13 anni e una bimba di 9, sono stati subito affidati al padre Alberto Fraccaro presente alla cattura dell’ex moglie.
INTERPOL. Sei anni dopo il caso dell’arzignanese Enrico Chilese, fuggito in Brasile col figlio per non farlo vedere alla madre e arrestato sempre dai carabinieri della procura, gli investigatori del luogotenente Lorenzo Barichello, con in testa il brigadiere Fabrizio Cannata in missione americana, sono stati protagonisti di un’altra indagine coronata da successo per recuperare i minori “rapiti”. Yanez per mesi si era tenuta in contatto telefonico con il marito divorziato Fraccaro di 43 anni. La sparizione dei coniugi è avvenuta dopo un’iniziale vacanza in Egitto a Sharm el Sheik sul mar Rosso. Al rientro a Vicenza con i due figlioletti di 13 e 9 anni, avuti dal primo matrimonio e inizialmente in affidamento congiunto, la sparizione. Da questo momento, per mesi, gli inquirenti berici hanno gestito con riservatezza l’inchiesta per rintracciare i minori e catturare la coppia, dopo che il gip Stefano Furlani ha firmato l’ordine di custodia.
TEXAS. Il caso giudiziario era iniziato la scorsa estate dopo alcune settimane di quasi assoluto silenzio, quando Fraccaro, inutilmente rassicurato sul rientro dei figli, ha presentato denuncia ed ha chiesto alla procura di intervenire perché temeva di non vedere più i figli. Sono iniziate le indagini e i carabinieri hanno rintracciato la coppia e i minori in Texas. Il 21 dicembre scorso il tribunale di Vicenza accogliendo la richiesta del padre, gli ha assegnato i figli e ha ordinato alla madre di farli rientrare in Italia. Questo non è avvenuto e allora Fraccaro e le autorità italiane si sono rivolte al giudice texano, ma prima del verdetto del 9 marzo, Yanez e Poianella si sono di nuovo allontanati, ma stavolta incorrendo nelle ire anche della giustizia americana. La donna e Poianella, un piccolo impresario, facendo perdere le tracce si sono messi ancora di più dalla parte del torto.
WANTED. La sfida alla giustizia americana dei coniugi Poianella ha segnato la loro permanenza negli Stati Uniti. Intanto, il procuratore Pecori, titolare dell’inchiesta, otteneva dal tribunale l’ordinanza di custodia e tramite il nostro ministero di Giustizia si metteva in contatto con le autorità americane, che alla luce dei nuovi documenti pervenuti da Vicenza davano corso all’ordinanza di custodia con il più classico degli “wanted”. Le ultime settimane sono state vissute con angoscia da papà Alberto, perché nonostante i carabinieri gli dicessero che si stava stringendo il cerchio, non arrivava mai il via libera per la cattura di Yanez e Poianella. Fino a quando, all’inizio della settimana, i poliziotti americani e i carabinieri di Vicenza hanno avuto la certezza che la coppia si sarebbe fermata per qualche giorno a Tampa. Bisognava far presto per evitare che levassero di nuovo le tende e così è avvenuto. I fratellini quando c’è stata l’irruzione sulle prime non hanno capito quello che succedeva, ma quando hanno visto papà Alberto gli sono corsi incontro felici.
Il Giornale di Vicenza.it
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E’ uno schifo quello che questa testa di rapa di donna ha fatto
spero che per ella le punizione sia in carcere duro e durissimo per l’idiota che l’ha aiutato.Dateli alla folla