NUOVO GRANDE SUCCESSO DELLA SEZIONE AMI BOLOGNA

| Inserito da | Categorie: Distretto di Bologna


Ancora una volta la Sezione Ami di Bologna, è stata capace di organizzare un Evento Straordinario“Stalking, psicopatologia di una persecuzione: l’autore, la vittima, la normativa”, che ha entusiasmato operatori del diritto e appartenenti a diversi ordini professionali, strutture amministrative e organismi del sociale.


A fare da cornice la Caserma Luciano Manara di Bologna, che occupa il nucleo centrale dell’antico Convento dei Servi di Santa Maria, sede del Comando Legione Carabinieri Emilia Romagna, che per la prima volta in assoluto ha aperto le proprie porte a un’associazione forense segnale questo di riconoscimento per l’attenzione e la competenza con cui la sezione distrettuale di Bologna opera sul territorio.


Dopo i saluti iniziali del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bologna, Avv. Lucio Strazziari e del Colonnello Dott. Alfonso Manzo, Comandante Provinciale dell’Arma che ha annunciato la presenza in ogni caserma di due carabinieri (un uomo e una donna) specializzati nella lotta allo stalking, ha introdotto i lavori l’Avv. Katia Lanosa, Presidente AMI Emilia Romagna che ha sottolineato attraverso l’analisi dei dati Istat la drammaticità del fenomeno in Italia e in Emilia


Romagna, il richiamo ad una più elevata specializzazione da parte di tutti gli addetti ai lavori e il carattere trasversale: non esiste un profilo dello stalker, può essere chiunque dai 17 ai 70 anni, operaio impiegato, libero professionista. L’Avv. Antonio Spinzo, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Bologna ha analizzato la fattispecie criminosa da un punto di vista sostanziale e processuale. La Dott.ssa Roberta Bruzzone, Psicologa forense e Criminologa, Presidente dell’Accademia Internazionale delle Scienze Forensi, ha illustrato come i comportamenti che rientrano nella fattispecie “stalking” possono di fatto rappresentare un pericoloso segnale premonitore per un escalation di violenza sino ad arrivare all’omicidio della vittima, focalizzando la propria attenzione su quella specifica tipologia di atti persecutori (dalla stessa ribattezzati “stalking relazionale”) posti in essere da persone che non riescono ad accettare di essere abbandonati dal proprio partner ed iniziano, così a perseguitarlo, nel vano tentativo di riconquistarlo, attraverso una ossessionante e crescente patologica presenza. Alla base, per la dott.ssa Bruzzone, il senso di inadeguatezza personale e relazionale, la scarsa tolleranza al sentimento di frustrazione in generale e il convincimento, non importa se a torto o a ragione, di essere stati ingiustamente lasciati. Poi la Dott.ssa Angela Romanin, Responsabile Formazione Casa delle Donne per non subire violenza e l’intervento a tre voci del Tenente Lauria, Comandante Sezione Atti Persecutori RACIS, del Luogotenente Mazzolani e del Carabiniere Esperta Paternostro. A concludere i lavori l’Avv. Prof. Salvatore di Grazia che, con un taglio eminentemente pragmatico, rigore scientifico e tecnicismo giuridico, ha illustrato le conseguenze del reato di stalking sul piano civilistico in ambito familiare, in una prospettiva comparatistica con le altre complementari figure giuridiche del “mobbing” familiare e coniugale. Il tutto, con un tratto sferzante e critico che, a fine lavori, non guasta. Non solo relatori ad altissimo livello e una sala ghermita, ma la partecipazione spontanea e sentita delle Istituzioni e delle Autorità quali il Procuratore Aggiunto di Bologna Dott. Walter Giovannini, il Sostituto Procuratore Generale della Corte d’Appello di Bologna, Dott.ssa Miranda Bambace, il Neovicesindaco del Comune di Bologna, Prof. Silvia Giannini, l’Assessore Provinciale pari opportunità Gabrilella Montera, Dott. Pinto della Questura, Pro-Rettore Prof. Roberto Nicoletti, Col. Carlo Di Palma, Comandante della Polizia Municipale di Bologna, Colonnello Salvatore Calcagno 121° Rgt Artiglieria Contraerei.


Tutti lì, in prima fila, sino alla fine di un Convegno che si è concluso alle 20,00 passate, tutti lì a conferma dell’impegno e del lavoro svolto dall’AMI in Emilia Romagna……tutti lì in attesa del prossimo evento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *