Da Prato a Trento, storie di giovani schiave

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I patti sono patti, e il cinese Den si era stufato di attendere ancora. In fondo aveva pagato prima ancora di ricevere la merce. Armi in pugno è andato a prendersi quanto gli spettava, trascinandosi per strada un insolito fagotto. Dentro c’era Ly, una bella ragazza cinese residente a Prato. Il matrimonio era stato combinato con i genitori di lei, che però era innamorata di un altro. È successo il 27 giugno, ma storie così sono all’ordine del giorno.

Vendute, sottomesse, violentate, costrette ad una vita da schiave. Ly è stata salvata dai carabinieri chiamati dai passanti che avevano assistito al rapimento. Qualche giorno prima, sempre in Toscana, è emerso un episodio con protagonista una studentessa di origine indiana. I genitori l’hanno rintracciata a Firenze dopo averla cercata per tre anni. Quando la ragazza li ha visti è corsa in commissariato. A vent’anni era fuggita da casa per sottrarsi a un matrimonio forzato. La giovane, che studia Scienze politiche, era stata destinata a un trentasettenne. Solo un mese prima, a Trento, un kosovaro di 24 anni era stato arrestato per aver violentato ripetutamente una conterranea diciassettenne, anche lei promessa sposa in un matrimonio combinato a fine gennaio tra le rispettive famiglie. Costretta a fare da Cenerentola in casa del futuro marito, da mesi era la servetta dei genitori di lui e dei futuri cognati. Già una volta aveva tentato la fuga, ma lo sposo a contratto l’aveva acciuffata prima che potesse chiedere aiuto. Al secondo tentativo la ragazzina ce l’ha fatta. I sanitari le trovarono il corpo interamente coperto di lividi.

Il fenomeno dei matrimoni combinati è trasversale alle culture e alle religioni. Per ogni ragazza che si ribella ce ne sono decine che tacciono. Secondo l’Associazione matrimonialisti italiani, nel nostro Paese sta calando il numero di matrimoni tra ragazzine adolescenti e uomini adulti, ma non c’è da tirare il fiato. Data l’omertà delle famiglie, le stime non sono ancora affidabili. Gli ultimi dati disponibili risalgono al 2009, quando sono stati registrati 120 matrimoni di questo tipo. Non tutti i casi possono essere considerati nozze forzate, ma il sospetto, quando di mezzo ci sono immigrati, resta molto alto. Nel 1993 furono registrati 1.562 episodi, nel 2007 si era già a 156.

Talvolta sono le mamme e dare manforte alle figlie. E non sempre finisce bene. Il 3 ottobre di un anno fa, padre e primogenito presero a sprangate la figlia ribelle mentre la madre cercava di salvarla dalla punizione. Anche lei voleva sposare un altro. Per un pachistano vecchio stampo due voci femminili che dissentono dovevano essere troppe. La madre fu trovata morta, con la testa fracassata dalle sassate. La ragazza, portata in ospedale in condizioni serie, è riuscita a sopravvivere. Una storia che ricorda quella di Hina Saleem, la pachistana di 21 anni sgozzata e sepolta il 10 agosto 2006 a Sarezzo (Brescia) nella casa dei genitori.


L’Avvenire

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