La vicenda di Z.J.: il marito ha rapito i figli portandoli in Libano, dove su di lei pende il giudizio del “Tribunale dell’obbedienza”

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“Aumentano negli ultimi anni in modo esponenziale le sottrazioni internazionali dei minori italiani. Nell’ultimo decennio il numero di sottrazioni censite si è triplicato (passando dagli 89 casi del 1998 ai 242 del 2010). Si calcola che almeno altrettante sottrazioni non vengono denunciate”, così l’Avv. Gian Ettore Gassani Presidente nazionale dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, che aggiunge: “Tale fenomeno è direttamente proporzionale all’aumento di matrimoni misti (tra un italiano ed uno straniero) e di coppie miste di conviventi. Ultimamente si sta affacciando anche il fenomeno di sottrazioni di minori figli di coppie di stranieri residenti in Italia”.


 


“Le sottrazioni peggiori – continua l’Avv. Gassani – avvengono quando i minori sono sottratti all’altro genitore, italiano o straniero, e portati illecitamente nei Paesi nordafricani o mediorientali. Tali Paesi, infatti, non hanno ratificato la Convenzione dell’Aja del 25/10/1980, ragion per cui non è giuridicamente possibile chiedere il rimpatrio dei minori sottratti”.


 


L’Avv. Gassani punta i riflettori su un fatto di cronaca di cui è a conoscenza diretta: “Fa scalpore la vicenda familiare di una madre libanese, Z.J., a cui sono stati sottratti dal giugno scorso i tre figli di 8, 12 e 13 anni dal marito connazionale e portati a Beirut. Attualmente  – spiega Gassani – non è consentito alla donna rivedere i suoi figli . L’unica possibilità per questa madre è presentarsi a Beirut dinanzi al “Tribunale religioso dell’obbedienza”, avente per oggetto la procedura di “obbedienza e rientro nella casa coniugale”.


 

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