Abbandonato sull’altare, fa causa alla mancata moglie

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MILANO – Ha atteso inutilmente in chiesa l’amata alla quale la sera prima del matrimonio aveva anche dedicato una serenata. Lei, nonostante le pubblicazioni affisse all’albo e la promessa di matrimonio presso gli uffici comunali, ha cambiato idea essendosi, qualche mese prima, innamorata di un altro uomo. Ora Massimo, 61 anni, residente a Roma, ha citato in giudizio davanti al Tribunale ordinario di Milano Francesca, 31 anni, nata a Napoli e residente a Milano alla quale chiede un risarcimento di 400 mila euro. Massimo si era sobbarcato tutte le spese per la cerimonia: 1.500 euro per il servizio fotografico, 25 mila per l’affitto di una villa e per il catering, 5 mila euro per l’intrattenimento musicale, 16 mila euro per il viaggio di nozze in California e 180 mila euro per la ristrutturazione dell’appartamento e per l’arredamento. 

Felice per aver coronato il sogno d’amore, la mattina del 2 ottobre scorso ha atteso impaziente l’amata in chiesa per dire finalmente sì. All’ora prevista, però, Francesca non si è presentata. In un primo tempo lo sposo, i familiari e gli invitati hanno pensato ad un ritardo causato dal traffico ma dopo circa un’ora, allarmati anche perchè nessuno rispondeva al telefono, hanno deciso di andare a vedere cosa era accaduto. Il fratello dello sposa ha allora spiegato all’incredulo sposo che la sorella, da mesi, si era innamorata di un altro uomo con il quale aveva una relazione. A Massimo è crollato il mondo addosso perchè era convinto che il suo amore fosse veramente corrisposto: mancava solo il sì e la sera prima lei si era dimostrata commossa ed emozionata quando lui, sotto la finestra, le aveva cantato una serenata. Turbato per essere stato abbandonato sull’altare, Massimo ha dovuto ricorrere alle cure mediche per una crisi ipetensiva e tuttora è seguito da una psicoterapeuta. I legali dell’aspirante sposo nel citare in giudizio la donna hanno ricordato la sentenza numero 9052/2010 della terza Cassazione civile che ha stabilito: «La promessa di matrimonio obbliga il promettente che senza giusto motivo ricusi di eseguirla di risarcire il danno cagionato all’altra parte…». Per questi motivi hanno chiesto che il tribunale civile di Milano riconosca i danni subiti e che la donna risarcisca 229 mila euro per le spese sostenute per il matrimonio, 150 mila euro per il danno morale e 20 mila euro per il danno esistenziale.


IL Messaggero

Commenti su Abbandonato sull’altare, fa causa alla mancata moglie

  1. Tullio

    Ma prendersi in moglie una sua coetanea no?? 30 anni di differenza, cavoli se son tanti!! Secondo me la ex sposina c’ha ripensato e le do ragione…solamente che poteva avvertire prima. La richiesta di 400.000 euro di danni mi sa tanto di vendetta più che un risarcimento. Dovrebbe ringraziarla invece di chiedere i danni…lo ha lasciato prima di fare il fatidico passo..s’é risparmiato corna, separazione e divorzio con tutto ciò che ne consegue!

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