RIFLETTORI ACCESI SUL FENOMENO – Quella sulle donne è la forma di violenza più diffusa, senza confini di ambiente, religione, censo, cultura e nazionalità. Lo dimostra la statistica e lo conferma la cronaca. In Italia sono mediamente 120 – ha sottolineato Gabriella Battaini Dragoni, vice Segretaria Generale del Consiglio d’Europa – le donne che ogni anno vengono uccise dalla violenza. E una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Secondo le anticipazioni dei dati 2012 di Telefono Rosa questo tipo di abusi ha raggiunto l’85% di tutte le violenze, il 3% in più del 2011. Domenica, 25 novembre, Giornata mondiale della violenza sulle donne, si moltiplicheranno le riflessioni su questo fenomeno testimoniato da un lungo bollettino di morti. Tantissime sono le iniziative promosse in tutta Italia e nel mondo. E’ nel 1999 che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong ad organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno. La data fu scelta in ricordo del brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, i ministeri dell’Istruzione e del Lavoro assieme al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio hanno avviato una serie di iniziative di sensibilizzazione sul tema rivolte alle scuole e agli studenti. La campagna è stata inaugurata lunedì scorso con il lancio, al teatro Quirino di Roma, dello spettacolo 1522 organizzato con Telefono Rosa e accompagnato dal percorso musicale Dedicato a Lea con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti, attraverso il laboratorio teatrale e musicale, ai temi delle pari opportunità e della violenza sulle donne. Tra le iniziative, inoltre, il Servizio telefonico di pubblica utilità 1522, a sostegno delle donne vittime di violenza, e un nuovo spazio web (www.noisiamopari.it) nel quale raccogliere materiali didattici e progetti realizzati da scuole e associazioni sui temi delle pari opportunità. Il femminicidio, "un fenomeno purtroppo drammaticamente rilevante in Italia, può essere contrastato ed eliminato soprattutto – si legge in una nota ministeriale – attraverso l’educazione dei più giovani. Da questo punto di vista, non sfugge l’importanza di impostare fin dagli anni della preadolescenza relazioni rispettose e corrette tra i generi, fondate sul riconoscimento delle diversità di ciascuno e sulla dignità e uguaglianza dei diritti fondamentali di ogni persona".
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Egregi Signori,
E la violenza sugli uomini?
Sarà imbarazzante il giorno in cui fosse possibile correlare oggettivamente un rapporto di causa-effetto tra la violenza psicologica e lo sviluppo di patologie come ad esempio alcuni tipi di tumori…, Saluti.
La violenza sia fisica sia psicologica va punita immediatamente e severamente. Nei casi in cui con gli opportuni accorgimenti, con l’uso dell’ intelligenza umana e con una maggiore sensibilizzazione culturale può essere prevenuta va fatto senza indugio e superficialismi tempestivamente. Il resto è chiacchiera e giro d’affari. l’uomo è già andato sulla Luna e si costruiscono intelligenze artificiali sofisticate, possibile che si debba arrivare a tanto, vergogna, stiamo parlando di omicidi. Molta colpa è dell’ignoranza e, soprattutto, di chi, potendo e dovendo provvedere, guarda inerte. Persone od istituzioni che, anche in virtù dell’esperienza data dai fatti accaduti, sono altrettanto colpevoli se non responsabili di tale strage.