Nel nostro Paese si è discusso e si discute tuttora di figli, naturali o legittimi, incestuosi o adulterini, ma ancora più ampio è stato il dibattito in merito alla fecondazione assistita, eterologa o omologa.
Ma quanto costa in Italia la fecondazione assistita? La media è di 12.300 euro, con un valore minimo di 6.900 euro in Emilia Romagna e un valore massimo di 15.600 euro in Lombardia.
In questi valori rientrano i costi necessari per la terapia riproduttiva a cui viene sottoposta la coppia, oltre alle spese per la gravidanza, le visite, le ecografie, gli esami, i relativi eventuali ricoveri. Oltre ai costi dovuti alle complicanze delle gravidanze plurime e delle iper stimolazioni. Infine, quelli del parto vero e proprio, che e’ generalmente cesareo, e quelli delle complicanze sui nascituri.
Questi dati sono emersi da un’indagine sulla procreazione medicalmente assistita (Pma) condotta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari. I dati (raccolti tra il 1 gennaio 2011 e il 30 giugno 2012) sono il frutto dell’elaborazione di 96 risposte a questionari, su un totale di 351 centri dell’elenco del Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita. Sottraendo i costi che riguardano la gravidanza, il parto e le eventuali complicanze nel neonato, sottolinea la ricerca, presentata oggi alla Camera dei deputati, si ottiene la somma che pagano le famiglie che fanno ricorso al privato, che oscilla fra i 3000 e i 4000 euro. A pagarli di tasca propria, se non optano per la mobilita’ passiva, sono in particolare i cittadini che vivono al Sud e nelle isole, dove i centri sono per lo piu’ privati.
Il rimborso medio nazionale corrisposto dalle ASL,per una procedura di fecondazione in vitro, e’ pari a 1.934 euro. Una bazzecola.
Le donne che si sono sottoposte al trattamento nel periodo preso in esame dalla ricerca sono state 50.900. Di queste, 37.322 erano residenti nella stessa regione del centro di Pma, mentre 13.578 hanno dovuto migrare verso altre regioni, con conseguenti costi e disagi: il 48 per cento ha scelto il Nord-ovest.
I nati dal “vitro” rappresentano il 2,2 per cento dei nuovi nascituri.
Nel Sud e nelle isole si concentra il maggior numero di centri privati (con 7 centri su 16), mentre il maggior numero dei privati convenzionati si trova in Lombardia, con 9 centri su 10 appartenenti a questa tipologia.
Ne consegue che spesso al Sud le coppie pagano di tasca loro oppure sono costrette a fare lunghi viaggi della speranza verso i centri del Nord che vengono pagati dalle regioni a scarsa dotazione (come Sicilia e Calabria) alle regioni ad alta dotazione (Lombardia, Emilia Romagna). Sono stati quasi 60mila, complessivamente, i cicli di fecondazione portati completamente a termine tra il 1 gennaio 2011 e il 30 giugno 2012.
Avv. Claudio Sansò
Presidente AMI SALERNO
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