Dal 1° gennaio di quest’anno tutti i figli sono uguali. Con la legge 219 del 10 dicembre 2012, infatti, i figli hanno uguale posizione e tutela giuridica. Niente più differenze tra figli legittimi e naturali, figli legittimati e adottivi. La riforma era attesa da tempo: da anni la società civile e la comunità dei giuristi chiedevano la piena attuazione dell’articolo 30 della Costituzione, secondo il quale è diritto e dovere dei genitori mantenere, istruire, educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Servono i decreti attuativi. Il Parlamento, però, ha scelto una tecnica legislativa che rende la legge immediatamente applicabile solo in parte: anzichè definire direttamente nel testo approvato gli interventi da operare, li ha in gran parte delegati al Governo, il quale si troverà con un grosso lavoro da fare per emanare, entro 12 mesi, i decreti attuativi che ridisegneranno il diritto di famiglia in materia di filiazione. Alcuni articoli del Codice civile sono già stati modificati con l’entrata in vigore del provvedimento ma la parte maggiore potrà dirsi riscritta con inserimenti, abrogazioni e trasposizioni solo dopo il via libera ai decreti.Che saranno poi oggetto di riflessione, con la possibilità di nuovi atti successivi, integrativi o correttivi.
Si rischia una lunga attesa. Con l’incertezza che domina il quadro politico, la formazione e la possibile durata del nuovo Governo, difficilmente l’emanazione dei provvedimenti attesi – il cui iter prevede la proposta da parte del presidente del Consiglio, dei ministri dell’Interno, della Giustizia, per le Pari opportunità e del delegato alle politiche per la famiglia, poi l’approvazione del Governo e l’invio alle Camere per il parere delle commissioni – rispetterà i tempi previsti, lasciando monca la riforma. Anche se i principi affermati dalla legge dovranno comunque guidare le decisioni degli operatori e dei tribunali.
Cosa cambia. La legge assicura ogni tutela giuridica e sociale a tutti i figli, nati dentro o fuori dal matrimonio, abolendo ogni distinzione terminologica. Cosa cambia ora per le famiglie, i genitori e i figli? Qual è l’impatto sul riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio? Quali i diritti e i doveri dei genitori? Come si procederà per il disconoscimento? Come verrà suddivisa l’eredità tra figli nati dentro o fuori dal matrimonio?
Tratto dal Il Sole 24 Ore