Giustizia, avvocato assente perché neo-mamma: sentenza annullata

| Inserito da | Categorie: Distretto di Firenze

L’avvocatessa in maternità ha lo stesso diritto delle altre donne lavoratrici ad essere esentata dal lavoro per tre mesi dopo il parto nonché a chiedere il rinvio delle udienze fissate in quel periodo di tempo.

Per questo motivo, la Corte d’appello di Firenze ha annullato la sentenza di condanna del tribunale di Pistoia contro un uomo accusato di aver rubato un orcio perché il legale difensivo donna non potè presenziare all’udienza, avendo partorito 25 giorni prima.

L’avvocatessa aveva chiesto il rinvio dell’udienza ma il gup di Pistoia, sezione distaccata di Monsummano, non ritenne rilevante il motivo dell’impedimento a comparire da parte della donna. L’udienza si svolse il 20 maggio 2008 con un sostituto del titolare difensore e l’imputato è stato condannato l’11 giugno 2010. La Corte d’appello ha annullato la sentenza di primo grado “per violazione di assistenza dell’imputato“, dando rilevanza allo stato di gravidanza-maternità del difensore stesso, ai fini della richiesta di rinvio di udienza per un suo legittimo impedimento.

“La sentenza – ha spiegato l’avvocato Chiara Mazzeoconsigliere provinciale di parità a Pistoia – riconosce il diritto all’astensione per maternità anche alla libera professionista, in questo caso l’avvocato penalista, per il periodo previsto dalla legge per il congedo obbligatorio di maternità, ossia i due mesi precedenti e i tre mesi successivi al parto”.

Una sentenza innovativa, come ha sottolineato la consigliera regionale di parità Wanda Pezzi: “La novità di questa sentenza è che contribuisce ad un cambiamento culturale del modello organizzativo e del concetto di maternità. Questa sentenza riconosce il diritto dell’uomo o della donna che vogliono stare con i loro bambini neonati e farli crescere.

QN

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *