Nella giornata di ieri, nello splendido scenario del Castello di Agropoli, si è svolto un convegno dal titolo “Fase Patologica del matrimonio e violenze in famiglia”; evento formativo organizzato dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti, sezione di Salerno e dalla CIFIT ( Criminology Investigation Forensic Investigation Tecnologies).
L’incontro, accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania e patrocinato dalla Regione Campania e dal Comune di Agropoli, ha visto la partecipazione delle autorità locali e di numerosissimi operatori del diritto e dell’area socio-psicologica, provenienti da tutta la Campania e dalle regioni limitrofe.
I lavori sono stati moderati dall’Avv. Claudio Sansò (Presidente dell’AMI di Salerno) che dopo un’introduzione dell’Avv. Francesca Campanile (promotrice dell’evento) e dell’Avv. Iolanda Cennamo (presidente CIFIT) ha dato la parola al Presidente Nazionale AMI, avv. Gian Ettore Gassani, con il quale si è discusso ampiamente della violenza in famiglia e della nuova normativa sul femminicidio, entrando nel merito non solo degli aspetti giuridici, ma anche culturali e motivazionali che spingono a tali violenti atti di sangue.
Il dott. Davide Amendola, psichiatra e direttore dell’ISPPREF di Salerno ha analizzato la violenza nella coppia dal punto di vista psichiatrico e psicologico.
Si è discusso con l’avv. Marianna Grimaldi (segretario AMI Salerno) del noto caso del minore di Cittadella e quindi in ordine alla difficoltà di eseguire i provvedimenti inerenti all’affidamento dei minori.
L’Avv. Viviana Caponigro, direttivo AMI Salerno e responsabile per le pari opportunità ha trattato degli ordini di protezione quale strumento formalmente utile per contrastare la violenza in famiglia, ma inefficace nella pratica Ci si è soffermati con il dott. Silvestro Calabrese, psicoterapeuta e Giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Salerno, nonchè con il presidente dell’INAMEF
(Istituto nazionale di mediazione familiare), dott.ssa Tiziana Teodora Rizzo, sull’importanza della mediazione familiare, di cui l’AMI è sostenitrice incondizionata,quale strumento indispensabile per abbassare i toni del conflitto di coppia e prevenire i fatti delittuosi di cui oramai sono ricche le cronache quotidiane.
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