Corte di cassazione – Sezione I civile – Sentenza 17 gennaio 2014 n. 927
La I sezione civile della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 927, ha sancito che Il giudice può ridurre l’importo dell’assegno di mantenimento, allorquando il coniuge obbligato è in precarie condizioni di salute, oltre che anziano.
La motivazione di fondo, alla base della decisione degli Ermellini, è supportata dalla plausibilità che l’onerato, per le cattive condizioni di salute, dovrà affrontare crescenti spese di carattere medico e assistenziale.
Nel respingere il ricorso, la Cassazione ha affermato che la Corte d’appello, ha giustamente attribuito rilievo alla sue condizioni attuali di salute dell’uomo, documentalmente accertate, che già richiedevano un particolare attenzione sia sotto il profilo dell’assistenza sia delle terapie. Uno stato di cose, ha concluso il collegio, destinato ad accrescersi nel tempo con il “progressivo degrado dello stato fisico” e gli inevitabili aumenti di spese sanitarie e che giustifica pienamente la riduzione dell’assegno di mantenimento.
Avv. Claudio Sansò
Coordinatore AMI NAZIONALE
Presidente AMI SALERNO