“La riforma del diritto di famiglia (d.lsvo n. 154/2013) ha già prodotto i propri effetti, a meno di un mese dalla sua entrata in vigore”, così l’avv. Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani.
“Stanno infatti aumentando – spiega il matrimonialista – le richieste di aiuto da parte di quei nonni cui viene ingiustamente negato di vedere i nipoti e che adesso possono appellarsi alla nuova tutela prevista dall’art. 317 bis c.c., secondo cui “L’ascendente al quale e’ impedito l’esercizio di tale diritto può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore affinché siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse del minore”.
E continua: “La norma, in sostanza, sancisce il diritto dei nonni a rivolgersi al giudice per vedersi riconosciuto un calendario dei momenti in cui poter stare con i nipoti. E seppure sia chiaro che è demandato al Tribunale di decidere caso per caso, valutando in concreto e nel complesso le singole situazioni, desta senz’altro scalpore la circostanza che migliaia di nonni siano costretti a rivolgersi al giudice per frequentare i nipotini in un Paese in cui 4 milioni di minori (dai zero ai tredici anni) vivono per molte ore al giorno e nei fine settimana con i nonni, che rappresentano il vero welfare dello Stato italiano”.
Infine: “Si prevede, nei prossimi mesi, un notevole numero di procedure “pro nonni”.