Suprema Corte di Cassazione I Sezione Civile
Sentenza 26 febbraio – 21 marzo 2014, n. 6755
Presidente Luccioli – Relatore Di Amato
La Corte di Cassazione ribadisce ancora una volta la legittimità del decreto di adottabilità di minori, allorquando la madre sia affetta da un grave disturbo della personalità.
La Suprema Corte ha avallato il ragionamento effettuato dal Tribunale per i Minorenni competente, il quale aveva valutato che “pur essendo emerso in modo lampante il suo sincero e profondo amore per i figli, era affetta, come risultava dalle relazioni dei consulenti e da quelle dei servizi sociali, da un «”disturbo della personalità” con “funzionamento psicologico paranoide, caratterizzato da affetti, impulsi ed idee intollerabili che vengono disconosciuti e attribuiti ad altre persone” e con spunti persecutori che non permettono alla paziente un minimo di consapevolezza circa le sue criticità e difficoltà personali che la stessa vive come frutto di elementi persecutori, con un senso di totale inadeguatezza al quale, nei momenti di criticità, reagisce con comportamenti aggressivi che vengono rimossi dalla memoria». Tale condizione, secondo le relazioni in atti, aveva determinato «una situazione di grave trascuratezza e di grave sofferenza psichica» a carico dei minori, che accusavano «sintomi di stress post traumatico che rimandavano ad episodi causativi di vera e propria paura e verosimilmente ad episodi di veri e propri maltrattamenti“.
La madre, pertanto, sulla base di tali principi, si è vista rigettato il ricorso presentato dinanzi alla Suprema Corte.
Avv. Claudio Sansò
Coordinatore Nazionale AMI – Presidente AMI SALERNO