Sempre più fenomeno mediatico oltre che branca del diritto. Si è svolto alla Spezia il primo grande convegno dell’AMI Liguria, l’associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, che ha richiamato in Sala Dante un pubblico eterogeneo di avvocati che si occupano di diritto di famiglia, psicologi, operatori del sociale. E perché no, anche qualche curioso.
Il tema è infatti sempre più presente nei dibattiti televisivi, oltre che nelle chiacchiere di ogni giorno. “Cambia la famiglia, si aggiorna il modo di stare insieme in coppia e si aggiorna anche la materia legale”, dice Marzia Sperandeo, professionista spezzina con uno studio in città e presidente dell’AMI Liguria. L’associazione regionale, cosa piuttosto rara, ha infatti sede proprio alla Spezia e non a Genova, grazie allo spirito di iniziativa e all’attività dei componenti del direttivo, gli avvocati Alessandra Costoli, Dario Romanelli, Luigi Nasta e Elena Garzoglio.
Il convegno arriva in un momento cruciale per spiegare ai colleghi le ultime importanti novità. “Da febbraio la legge ha finalmente parificato i figli naturali avuti all’interno di un matrimonio, a quelli nati fuori dal matrimonio – illustra l’avvocato Sperandeo – Si colma così una lacuna della legge che determinava situazioni paradossali. Mettiamo che un papà avesse due figli, uno avuto da un precedente matrimonio finito e poi un altro nato da una convivenza: ecco, questi due figli non avrebbero avuto gli stessi diritti. E ancora, fino a due anni fa un figlio nato da una coppia non sposata non avrebbe potuto ereditare da nonni e zii, ma solo dai genitori”.
Ora per il codice tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico, e si capisce quanto la materia e il lavoro degli avvocati cambi. Anche per questo Sala Dante era affollata di almeno duecento persone. “Tanti colleghi hanno capito che il lavoro non manca. Sono intervenuti anche assistenti sociali, psicologi e varie professionalità. Poi abbiamo la fortuna di poter portare grossi nomi della professione, come l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale, e Annamaria Bernardini de Pace le cui relazioni sono state seguitissime”. Figure molto presenti nei talk show e interpellate come esperti, perché il tema oggi “fa audience”.
“Mantenimento, affidamento, visite. Oggi questi problemi vanno regolamentati tra coppie non sposate – continua Sperandeo – e i contenziosi sono all’ordine del giorno. Molti i ricorsi congiunti, è un aspetto che cambia insieme alla società. Il principio è che i figli non possono pagare per la scelta dei genitori e in questo siamo indietro come Italia. I Pacs? No, neanche loro avrebbero risolto il problema”.
I numero di separazioni e divorzi in Liguria rimangono alti, i matrimoni sono invece in calo. Ma per le cause di regolamentazione dei figli nati fuori dal matrimonio si può parlare di boom. L’anno scorso alla Speiza i procedimenti sono stati 38 secondo la cancelleria, quest’anno eravamo già a 20 solo ad aprile. “A livello internazionale le prime misure che fotografavano questo trend risalgono addirittura al 1975, poi alla fine degli anni Ottanta sono nate le prime convenzioni vere e proprie. In Italia la parificazione è cosa di quest’anno. Tardi, perché in fin dei conti spesso è dei diritti dei bambini che si parla”.