Nulle le nozze per i “mammoni”
“La Suprema Corte ha confermato un principio piuttosto consolidato: le ingerenze della suocera e le dipendenze dei mammoni sono da considerarsi fatti gravi che possono determinare la fine di un matrimonio”, così l’avv. Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani.
“Nel caso specifico – spiega il matrimonialista – la Cassazione ha applicato tale principio anche nell’ambito del riconoscimento (delibazione) di una sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio (sentenza 19691/14)”.
Infine: “È risaputo che il 30% delle separazioni dipenda dalla ingerenza della suocera (di lui o di lei), tanto che la Cassazione due anni fa ha sancito l’addebitabilità della separazione nei confronti di quel coniuge che si manifesta eccessivamente succube o dipendente dei propri genitori invadenti, che pongono in essere indebite ingerenze nel menage familiare”.