“Il rapporto statistico dell’Eures, molto simile ad un
vero e proprio bollettino di guerra, dimostra ancora una
volta che i rapporti familiari producono annualmente
maggiori tragedie della malavita organizzata”, così
l’avv. Gian Ettore Gassani, presidente nazionale
dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani.
E spiega: “La donna è da sempre la vittima di tale
orrendo fenomeno sociale, sia essa moglie, convivente,
sorella o madre. Il Centro Studi AMI, nel confermare che
quasi il 52% delle vittime aveva già chiesto invano aiuto
allo Stato contro i propri carnefici, fa rilevare che
l’esplosione massima della violenza intrafamiliare
avviene, nel 60% dei casi, quando è stata richiesta o
comunque avviata la procedura di separazione da parte della
donna”.
“Da ciò si deduce – afferma il matrimonialista –
che il diritto di famiglia oggi è una delle materie più
delicate e pericolose. Pur apprezzando gli sforzi del
legislatore di rendere più “facili” la separazione e
il divorzio, attraverso la negoziazione assistita, tuttavia
emerge il dato oggettivo della necessità della
prevenzione, più che della repressione, di determinati
reati”.
Inoltre: “Le riforme del diritto di famiglia non possono
più essere a costo zero. Occorre urgentemente investire in
modo significativo sui centri di ascolto e antiviolenza
nonché sui servizi sociali. Inoltre la mediazione
familiare va incentivata in tutte le procedure di
separazione e divorzio, anche in quelle in cui le parti si
separano consensualmente. E’ statisticamente provato,
infatti, che più del 50% delle tragedie familiari deriva
da separazioni “consensuali” solo sulla carta”.
E continua: “I dati dell’Eures dimostrano, pertanto, che
tutte le leggi che sono state introdotte per reprimere la
violenza in famiglia sono fallite. Il delitto d’onore è
stato abrogato nel 1981 ma evidentemente sopravvive nella
cultura di molti maschi italiani, che pensano di lavare col
sangue l’onta di essere stati lasciati dalla moglie o
dalla compagna ”.
Infine: “Data la crisi della famiglia italiana e
l’aumento costante dei conflitti familiari, sia delle
coppie sposate che conviventi, se non si interviene
concretamente sul territorio e in ogni vicenda separativa
sul fronte della prevenzione, la violenza contro donne e
bambini è destinata tristemente ad aumentare”.
la donna è vittima di violenze in fase di separazione perchè ti toglie il bambino la casa i soldi per andare a vivere col suo amante.
poi in fare di separazione ti chiede 50 mila euro o ti denuncia per violenze sul minore
del resto il padre è spettatore protagonista di questa estorsione nei suo confronti, alimentata dalle leggi dittatoriale pro donna del paese.