Sabato 13 Dicembre nella splendida sala “Biagio Amico” all’interno del seminario vescovile di Trapani si è svolto il convegno AMI dal titolo “ Matrimonio concordatario tra giurisdizione canonica e civile” evento formativo organizzato dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti Distretto di Palermo,Sezione di Trapani.
L’incontro, accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Trapani e patrocinato dalla Diocesi di Trapani ha coinvolto la partecipazione delle autorità locali.
Il Convegno si è aperto con i saluti del Vescovo Mons. Pietro Maria Fragnelli, del Componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trapani Avv. Mario Serraino Drago e dell’Avv. Donatella Sanzo Presidente AMI Distretto di Palermo.
L’Avv. Patrizia Baiata, Responsabile AMI Territorio di Trapani, ha introdotto l’argomento anticipando commenti e riflessioni in ordine al tema del diritto canonico mettendo in luce l’interesse del confronto tra giurisdizione civile e canonica in materia di matrimonio, stante i recenti interventi di Papa Francesco.
L’Avv. Salvatore Crimi avvocato rotale, ha moderato il Convegno quindi, ha dato la parola a Don Alessandro Damiano Vicario Generale della Diocesi di Trapani dopo aver fatto una breve introduzione teologica-sacramentale del matrimonio concordatario ha elencato e commentato i motivi di nullità del matrimonio, ha riportato statistiche e numeri evidenziando un aumento delle sentenze dichiarative di nullità del matrimonio concordatario per l’anno 2013 rispetto al 2012 evidenziando che su 300 sentenze 152 sono state dichiarate nulle per causa di esclusione della indissolubilità.
Interessante è stato poi l’intervento del Prof. Ingoglia che ha parlato dell’evoluzione storica dai Patti Lateranenzi del ’29 alla Riforma Concordataria dell’ 84 che ha introdotto il procedimento speciale di delibazione presso la Corte di Appello competente per territorio, ed evidenziando che il riconoscimento delle sentenze ecclesiastiche non è automatico, è necessario infatti, che le cause di nullità previste per la Sacra Rota siano previste tali anche nell’ordinamento italiano, soffermandosi sulle dispense di matrimonio rato e non consumato.
Da ultimo, brillante e di grande comunicazione la relazione della Prof. Salvatore Ziino docente di diritto processuale civile all’Università di Palermo che ha dato una impronta laica all’argomento evidenziando i limiti del procedimento di delibazione, ha commentato le ultime sentenze della Cassazione riscuotendo particolare interesse tra gli avvocati presenti.
L’argomento in questione ha suscitato tra i presenti curiosità e confronto, si è concluso con un animoso dibattito che ha dato spunti di riflessione interessanti, tante domande sono state rivolte ai relatori che con competenza e professionalità hanno risposto in modo esaustivo.