Una donna britannica con un basso quoziente intellettivo e non in grado di badare ai suoi sei figli, cresciuti in condizioni disperate in case di accoglienza, potrà essere prelevata dalla sua abitazione e sterilizzata forzatamente dalle autorità sanitarie. Lo ha deciso la Court of Protection del Regno Unito, il tribunale che si occupa della salvaguardia delle persone più in difficoltà, dando il via libera alle autorità locali e specificando che sia i futuri ed eventuali figli in grembo che la donna stessa sarebbero «a grave rischio di salute e di vita».
Il tribunale ha così stabilito che le autorità sanitarie e del Comune dove risiede la donna – dall’identità tenuta nascosta, si sa solo che ha 36 anni – potranno e dovranno effettuare l’operazione. «Un’eventuale gravidanza metterebbe a rischio la sua vita», ha fatto sapere il tribunale, «e non siamo di fronte a un caso di eugenetica», sottolineando come si vogliano evitare «ulteriori drammi». Ancora non si sa come possa essere effettuata l’operazione, ma alcune società femministe e per i diritti umani, come Britrights, stanno già protestando.
Tratto dal Corriere della Sera