Il Tribunale di Reggio Emilia con una sentenza innovativa ha previsto che un terzo debba decidere in luogo dei genitori le cure necessarie per fronteggiare alla patologia del loro figlio.
Questa è senza dubbio una provvedimento di portata innovativa che non ha precedenti in Italia.
La coppia, altamente conflittuale, aveva dimostrato di non trovare un accordo rispetto alle cure necessarie per il figlio, affetto da autismo.
Dopo un’attenta analisi il Tribunale ha deciso di mantenere comunque l’affido condiviso, ma con il sostegno di un neuropsichiatria infantile e della responsabile del centro autismo, che congiuntamente sceglieranno le cure necessarie per salvaguardare la salute del minore.
Questa sentenza, rivolta ad una delle tematiche più dibattute degli ultimi tempi, ci pone numerosi interrogativi, che vanno dal comprendere quale sia davvero il trattamento per una patologia di ancora non chiarificata eziopatogenesi, alla responsabilità genitoriale in fatto di salute, laddove sia qualcuno a scegliere al posto di un altro, piuttosto che educare e formare i genitori a scelte consapevoli e condivise.
Avv. Claudio Sansò
Coordinatore Nazionale AMI
Presidente AMI SALERNO