MATRIMONI: ACCORDI PREMATRIMONIALI SÌ, MA NEL RISPETTO DELLE PERSONE

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Roma, 16 mar. (AdnKronos) – Una legge per inserire nell’ordinamento gli accordi prematrimoniali «non mortifica il matrimonio, anzi lo responsabilizza ma è auspicabile che questi patti siano stipulati nel pieno rispetto del diritto delle persone, tenendo conto dei soggetti deboli della famiglia». Lo sottolinea all’Adnkronos Gianettore Gassani, presidente dell’Associazione Matrimonialisti Italiani, commentando la proposta di legge, presto all’esame della commissione giustizia della Camera dei deputati, che prevede patti prematrimoniali come avviene nei paesi anglosassoni. «Il matrimonio normalmente basato sull’amore non finirebbe comunque per diventare un mero contratto. In Italia -rimarca Gassani- dove non sono previsti patti prematrimoniali perchè si teme che possano mortificare il matrimonio, il 70% degli italiani opta per la separazione dei beni. Già questa scelta giuridicamente comporta un moltissime cose, ma gli italiani la sottovalutano. All’estero la comunione dei beni può essere negoziata in separazione solo con l’intervento degli psicologi o dei tecnici che verifichino la concreta comprensione da parte dei coniugi del significato di questa scelta. In Italia questo patto prematrimoniale si stipula semplicemente barrando una x davanti al prete». È fondamentale però, che «i patti – chiarisce l’esperto – tengano conto dei soggetti deboli della famiglia, del coniuge economicamente non autosufficiente e soprattutto dei figli che non possono essere affidatI prima ancora che nascano, come già succede in Inghilterra. Questo lo trovo pericoloso». Il matrimonio «non può essere un affare» sottolinea il presidente dell’Ami «e questo va anche fatto capire ai giovani: il matrimonio è una cosa seria, non è un modo per sbarcare il lunario o per garantirsi la pensione».

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