SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORE SI CONFIGURA ANCHE PER MOTIVI RELIGIOSI

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Con sentenza del 4 aprile 2007, n. 14102, la Suprema Corte ha sancito il principio secondo il quale il genitore che, sua sponte, trattiene il figlio all’Estero per motivi educativo-religiosi, può incorrere nel reato di sottrazione di minore.
Nel caso di specie, oggetto della vicenda è la condotta di un padre il quale, dopo aver preso con sè la figlia minorenne con il permesso della madre (condizionato, però, ad un periodo limitato di ferie), l’ha condotta fuori dall’Italia e trattenuta presso la sua famiglia di origine allo scopo di insegnarle i principi dell’Islam ed educarla secondo i propri valori religiosi.
Pertanto, gli Ermellini si sono trovati a dover valutare se tale condotta abbia fatto parte o meno di un progetto, ben più ampio, di sottrazione della minore alla cura e alla vigilanza dell’altro genitore.


In conclusione può incorrere nel reato di sottrazione di minore, il genitore che arbitrariamente trattiene il figlio all’estero per motivi educativo-religiosi.



 

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