Si è svolto a Parigi il seminario organizzato dal Consiglio d’Europa dedicato al tema: “l’azione contro la tratta degli esseri umani”.
Lo scopo dell’evento è stato l’elaborazione di uno strumento che permetta di agire in maniera più incisiva nella lotta a questo secolare problema.Fondamentale è apparsa, in tal senso, la definizione di strategie comuni e vincolanti per i paesi interessati.
L’azione del Consiglio è confluita nella stesura di una Convenzione dal carattere globale e mirante a prevenire il traffico degli esseri umani, vero e proprio oltraggio alla dignità e all’integrità delle persone.
Si tratta di una piaga dalle più varie sfumature che comprende lo sfruttamento sessuale ma anche quello economico.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro parla di oltre 2,45 milioni di persone coinvolte, in prevalenza donne e bambini.
A fronte di questo dilagante fenomeno, il primo passo da fare riguarda il riconoscimento e l’identificazione delle vittime, alle quali non possono essere negati i diritti fondamentali. Come dire che è necessario evitare di mascherare la questione con il problema, senz’altro grave ma comunque diverso, dell’immigrazione clandestina.
La Convenzione, pertanto, interviene a colmare una lacuna sociale e ad affrontare quell’assistenza materiale e psicologica fino ad oggi latente. Le misure finalizzate al recupero comprendono l’assistenza sanitaria ed il risarcimento del danno subito. Inoltre, le vittime dovrebbero avere diritto ad un periodo di trenta giorni per ristabilirsi, sottrarsi all’influenza dei trafficanti e decidere se desiderano collaborare o meno con le Autorità. La Convenzione stabilisce che la tratta deve essere considerata un reato perseguibile penalmente, con la conseguente possibilità di tradurre in giudizio chi si rende colpevole di una tale pratica disumana.
Come si legge nella Convenzione, è reato fabbricare, procurare o fornire documenti di viaggio o di identità falsificati o danneggiare, nascondere o distruggere il documento d’identità di un’altra persona.
Queste solo solo alcune delle previsioni elaborate a Parigi.
A supporto della Convenzione, due organi : il GRETA, gruppo di esperti indipendenti nel campo della lotta alla tratta degli esseri umani, incaricato del controllo dell’applicazione della Convenzione e il Comitato delle Parti, composto da rappresentanti degli Stati sul cui territorio è entrata in vigore la Convenzione,che ha il potere di adottare raccomandazioni.