Il nostro ordinamento giuridico disciplina l’istituto giuridico dell’affido super esclusivo.
Quest’ultimo consiste nell’attribuire ad un solo genitore il potere decisionale in merito alle decisioni di maggiori interesse, afferenti i figli, tra cui citiamo l’istruzione, l’educazione e la salute, senza, minimamente concertarsi con l’altro coniuge.
Ovviamente l’affido esclusivo viene adottato solo in casi speciali, recte, di particolare gravità, come maltrattamenti in famiglia, reato violenza o, anche, quando uno dei due genitori costituisca un vero e proprio pericolo per l’incolumità della prole.
Stando cosi le cose, dobbiamo, inevitabilmente, comprendere quando il Giudice possa decidere per l’affido super esclusivo.
Sicuramente quando uno dei due genitori interrompe totalmente il rapporto con la prole, quando non viene versato il mantenimento , in presenza di comportamenti aggressivi e/o violenti.
Inoltre bisogna evidenziare che non sussiste, nel caso de quo, un termine perentorio, entro il quale, bisogna depositare l’istanza per l’affido super esclusivo.
Infatti può essere richiesto al Giudice, da uno dei genitori, in un qualsiasi momento, allegando, ovviamente, documentazione, comprovante la necessità di un affido super esclusivo, dimostrando, quindi, che un affido congiunto lede l’interesse supremo del minore.
L’affido super esclusivo può essere richiesto anche quando il genitore viva lontano per motivi lavorativi.
Coerenziando con quanto sopra esposta ci si chiede quali obblighi possa conservare il genitore non affidatario.
Il Genitore non affidatario è, comunque responsabile durante tutto il tempo in cui il figlio rimane con sé, ha il dovere di vigilare sulla sua salute, istruzione ed educazione, può, infine, adire il Tribunale quando le statuizioni prese dal genitore affidatario creano nocumento al minore.
In considerazione di quanto fin d’ora esposto, possiamo concludere asserendo che, ogni accordo, stilato dai genitori, dovrà, sempre essere sottoposto al vaglio del Giudice che, dovrà accertarsi che la scelta sia sempre fatta nell’interesse effettivo del bambino, con l’auspicio di veder sempre applicato l’affido condiviso, che, giova ribadirlo, rimane sempre la regola, mentre, l’affido super esclusivo l’eccezione.
Avvocato Valentina Di Bartolomeo (Socia AMI LAZIO)